Claudia Panepucci

Ho sempre pensato di lavorare nel mondo della salute mentale, da quando ancora non mi era chiara la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra ed è così che mi sono iscritta al corso di laurea in Psicologia presso l’Università degli studi dell’Aquila.

Dopo la triennale ho continuato gli studi con la specialistica in Psicologia clinica e dinamica, iniziavo così a delineare il mio futuro. Quando ho finito la specialistica e dopo aver fatto una tesi sperimentale per mettermi alla prova anche in altri campi, ho capito quello che volevo fare. Volevo stare in stanza, con il setting giusto, fare terapia e aiutare le persone.

La psicoterapeuta, volevo fare la psicoterapeuta!

L’Università e l’esame di Stato però non bastano a prepararti, infatti ancora oggi sento la necessità di tenermi aggiornata, studiare e non lasciare nulla al caso.

Mentre preparavo l’Esame, ho avuto la mia prima esperienza lavorativa, tolti i tirocini ovvio. Sono stata volontaria presso il servizio civile nazionale, nello specifico in un progetto dell’Arci nel Centro Diurno Psichiatrico della ASL. Era novembre 2009 e no, non era un bel momento per tutti noi aquilani, ma la ricordo ancora come un’esperienza meravigliosa, che mi ha formato veramente e che mi ha aiutato a scegliere la scuola di specializzazione.

Ora, non so se avete idea quanti orientamenti e quante scuole di specializzazione esistono in Italia. Non è una scelta facile, la devi sentire, devi pensare che quello specifico orientamento è proprio quello che fa per te che ti dà gli strumenti giusti per lavorare a tuo agio dentro la stanza di terapia e con le persone che vengono a chiederti aiuto. Perché di questo stiamo parlando, di persone che si affidano a te per farsi aiutare in un particolare momento della loro vita, difficile, con un problema che non riescono a risolvere. Una responsabilità vera.

Io ho scelto di formarmi all’Istituto Dedalus a Roma, una delle scuole del Centro Studi del prof. Cancrini con cui ho avuto la possibilità e l’onore di fare una parte del training. Ancora oggi continuo a frequentare uno dei suoi gruppi di supervisione al Centro studi.

Mi sono così specializzata in terapia sistemico-relazionale e mi occupo di terapia familiare, di coppia e individuale. La teoria sistemica mi guida costantemente nei percorsi terapeutici, mantenendo sempre a mente l’individualità delle persone, del loro mondo e delle loro relazioni.

Ho iniziato le mie esperienze di terapia al “CIF – Consultorio Italiano Familiare” con cui ho collaborato come tirocinante e poi come volontaria.

Mi sono fatta coraggio e ho iniziato così la mia attività, prima a Roma con un’azienda di Milano e poi all’Aquila in uno studio tutto mio.

L’attività privata non mi ha impedito di occuparmi anche di volontariato. Ho collaborato e collaboro con l’Associazione 180 amici L’Aquila onlus in vari progetti nel sociale, uno tra tanti un progetto di assistenza telefonica all’interno della rete di prossimità del Comune dell’Aquila.

Dato che non si finisce mai di imparare e di ampliare le proprie attività, dopo la scuola di specializzazione ho frequentato un Master in perizia e consulenza tecnica d’ufficio e di parte CTU – CTP presso l’INPEF, che mi permette di lavorare nei tribunali e in collaborazione con gli avvocati.

Tutto quello che faccio ed ho fatto è per essere all’altezza delle richieste che mi vengono fatte e poter aiutare al meglio chi decide di intraprendere un percorso di psicoterapia con me.